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E' in arrivo il film di Twilight!





Arriva il film di Twilight, primo episodio della saga di best-seller "vampireschi" scritta da Stephenie Meyer. Nel cast Kristen Stewart e Robert Pattinson (il Cedric Diggory di Harry Potter).





Cos'è Twilight? In molti lo considerano il nuovo Harry Potter, ed effettivamente il terzo libro della saga lanciata da Stephenie Meyer ha battuto il settimo romanzo del mago di Hogwarts nella classifica di USA Today, finendo al primo posto.
Pubblicato per la prima volta nel 2005 negli USA (e nel 2006 in Italia),
Twilight è il primo di una serie di romanzi per un pubblico giovane sul mondo dei vampiri. Il secondo romanzo, New Moon (2006), e il terzo, Eclipse (2007), verranno seguiti a breve da un quarto libro, Breaking Dawn, che uscirà ad agosto in USA. L'autrice, una signora mormona che ammette di non amare i film Horror nè di aver mai letto il Dracula di Bram Stoker, viene definita da molti una sorta di J.K.Rowling americana.




Le riprese del primo film sono iniziate a febbraio 2008. Prodotto dalla Summit Entertainment, il film è stato sceneggiato da Melissa Rosenberg (che ha scritto Step Up e numerosi episodi di Dexter) ed è diretto da Catherine Hardwicke (che sembrerebbe un'ottima scelta: ha diretto Thirteen, Lords of Dogtown e The Nativity Story).
Twilight racconta la storia di Bella Swan, una diciassettenne che si trasferisce nella cittadina di Forks (Washington) per vivere con il padre (comandante di polizia), e si innamora di Edward Cullen, un pallido e misterioso compagno di classe che sembra determinato a respingerla. Nulla può fermare, tuttavia, l'attrazione tra i due, nemmeno il fatto che lui abbia cento anni e sia un vampiro. La loro relazione, decisamente poco ortodossa, metterà in pericolo Bella quando la nemesi di Edward, James, tornerà in città e poserà gli occhi su di lei: l'intera famiglia Cullen si muoverà per salvarla.
Il cast del film è stato scelto con oculatezza, prendendo star di serie televisive e attori semi-sconosciuti. Isabella Swan (detta Bella) è interpretata da Kristen Stewart, apparsa di recente in Into the Wild e Jumper. Robert Pattinson interpreta Edward Cullen: Pattinson era Cedric Diggory in Harry Potter e il Calice di Fuoco. La sua famiglia di vampiri è interpretata da Peter Facinelli (Carlisle), Kellan Lutz (Emmett), Elizabeth Reaser (Esme), Jackson Rathbone (Jasper), Nikki Reed (Rosalie) e Ashley Greene (Alice), tutti più o meno noti attori di televisione (sono apparsi in Grey's Anatomy e The O.C.).

Infine, James (il vampiro a capo della banda che dà la caccia a Bella, principale "villain" della storia) è interpretato da Cam Gigandet, il Kevin Volchock di The O.C.
Prodotto da Karen Rosenfelt (Il Diavolo veste Prada), Greg Mooradian e Wyck Godfrey,
Twilight uscirà al cinema il 12 dicembre 2008, solo tre settimane dopo Harry Potter e il Principe Mezzosangue. Riuscirà a sfondare e a diventare la nuova saga fantasy?
Il trailer in italiano del film:

"Lennon amava McCartney"




Nuova biografia sui Beatles : " John considerava Paul più di un semplice amico".
-Yoko Ono infuriata-





"All you need is love", cantavano i Beatles in uno dei maggiori successi della band di Liverpool, scritta da John Lennon, ma accreditata come la maggiorparte delle composizioni alla coppia Lennon-McCartney.



Lennon desiderava una relazione omosessuale con McCartney. E' la scioccante rivelazione della nuova biografia di Philip Norman sull'artista intitolata "John Lennon: The Life". Secondo quanto scrive il tabloid britannico The Mirror, il libro, che ha fatto infuriare l'amico Paul McCartney e la vedova Yoko Ono, racconterebbe anche delle fantasie sessuali che Lennon aveva nei confronti della madre.


Secondo il libro del giornalista inglese, John Lennon lottava contro un forte complesso di Edipo e in Paul McCartney vedeva qualcosa di più di un semplice compagno di gruppo. Il diretto interessato, ucciso a New York nel 1980, non può certo difendersi. Ma la 75enne Yoko Ono è a dir poco indignata anche per aver contribuito alla stesura del libro. Yoko ha infatti acconsentito a farsi intervistare per "The Life" a cui ha collaborato anche McCartney. I due hanno ora preso le distanze dal libro e Yoko Ono ha ritirato il suo consenso.

Nick Hornby boccia il libro elettronico




Il celebre scrittore britannico Nick Hornby in una pagina del suo blog (http://nickhornby.campaignserver.co.uk/) boccia senza appello l' iLiad, lettore elettronico di libri in commercio in Inghilterra e, in via sperimentale, anche in Italia.



"Poichè la gente è già piuttosto restia alla lettura in generale , non credo che un lettore elettronico da 400sterline possa diventare l'accessorio del futuro". Queste le parole di Hornby, riferite all'iLiad, commercializzato dalla catena di librerie anglosassoni Borders, e in vendita in via sperimentale anche in Italia, su http://www.lafeltrinelli.it/. Questo strumento permette di scaricare e consultare documenti di vario tipo, romanzi inclusi, su uno schermo grande quanto un tascabile.


Il lettore, brevettato da IRex Technologies, con connessione wireless e porta Usb, consente di scaricare da Internet e dalla propria posta elettronica i testi, per leggerli poi con una resa non faticosa per l'occhio.





Ma Hornby non sembra interessato a queste caratteristiche, sostenendo che il libro di carta si dimostrerà più tenace di qualsiasi innovazione tecnologica, anche perchè il prezzo di queste ultime spesso non è per nulla concorrenziale.





" Se è vero che la maggioranza di noi non legge più di 7 libri l'anno e spesso compra solo edizioni economiche, che vantaggio c'è per il lettore medio nella capacità informativa di iLiad?".


La prima recensione firmata Hornby si dimostra perciò nient'altro che entusiasta, e se è già pronto il concorrente dell'iLiad, ossia Kindle, lanciato a fine 2007 e in vendita su Amazon, solo il mercato potrà dare una risposta a questa contesa appena iniziata.



Wikipedia approda in Medio Oriente

ALESSANDRIA D'EGITTO

Nella biblioteca più antica del mondo si è tenuta la convention dell'enciclopedia telematica





Mentre la sede di Wikimania 2009, il raduno annuale dei fan di Wikipedia, è già stata assegnata a Buenos Aires, si è chiusa a Luglio scorso quella di quest'anno, che ha visto la sua sede nella magnifica cornice di Alessandria d'Egitto.

Un luogo simbolo della cultura, la biblioteca Alessandrina, ospitando Wikimania, ha mostrato di voler guardare a un futuro del sapere fatto di scrittura collettiva e distribuzione senza frontiere con l'aiuto di Internet. Dal canto suo, Wikipedia ha compiuto una scelta importante scegliendo il mondo arabo come location del suo meeting annuale.

Nonostante gli utenti arabi registrati siano poco più di 133mila e le statistiche contino solo 64.504 articoli in una lingua parlata da milioni di persone nel mondo, il fondatore della Community, Jimmy Wales, spiega di puntare molto sul Medio Oriente. Inoltre chiarisce che l'accesso a Wikipedia rimarrà libero, no-profit e senza padroni, smentendo qualsiasi voce che desse l'enciclopedia per venduta e ribadendo che essa appartiene a tutti gli utenti che l'hanno creata e che ne fanno uso ogni giorno.


Ma la libertà di parola può portare anche dei problemi. Come ben sa la comunità di Wikipedia che sta sperimentando un sistema di pubblicazione più rigido per limitare il problema del vandalismo. La procedura è già in prova nella versione tedesca: d'ora in poi i nuovi inserimenti verranno verificati prima di essere pubblicati.

Non tutto però passa al vaglio: le piccole modifiche ad esempio vanno subito online e gli utenti registrati hanno sempre accesso anche ai testi grezzi. A controllare gli articoli sono, come da tradizione, i wikipediani stessi: per diventare supervisore è sufficiente aver pubblicato almeno 300 voci attendibili.



In ogni caso la gioventù araba dimostra di recepire molto bene la scommessa di condividere un sapere globale, che proprio attraverso Wikipedia giunge sino in Egitto, patria di un vasto fronte di scrittori di letteratura e scienze, di frequentatori di blog e di attivisti del'open-source e della conoscenza libera.

J.K. Rowling - A dicembre i racconti inediti -



La "mamma" di Harry Potter annuncia l'uscita di :



"I racconti del bardo Beedle"


Una buona notizia per i fan di Harry Potter: la saga del maghetto di Hogwarts non è morta e sepolta con il settimo capitolo Harry Potter e i doni della morte. A dicembre arriverà nelle librerie "The tales of Beedle the bard", il libro che nell'ultimo romanzo viene lasciato in eredità dal defunto maestro Albus Silente ad Hermione. "Il mio pubblico è stato comprensibilmente deluso dal non poter comprare il libro" queste le parole pronunciate dall'autrice J.K. Rowling, che ha annunciato la pubblicazione nel giorno del suo 43esimo compleanno.

La Rowling aveva prodotto sette copie manoscritte di "I racconti del bardo Beedle"; sei volumi erano stati regalati a coloro che l'avevano aiutata durante i 17 anni di lavorazione della saga di Harry Potter. L'ultima copia era stata messa all'asta su Amazon.com per beneficienza e venduta per oltre 2,4 milioni di euro. Anche i proventi delle vendite del libro saranno devoluti dell'associazione "Children's High Level Group", fondata dalla stessa Rowling nel 2005 e impegnata nel sostegno dei bimbi che si trovano in orfanotrofi dell'Europa orientale
"I racconti del bardo Beedle" saranno pubblicati in due edizioni diverse: una con i commenti del maestro Albus Silente e un'introduzione della Rowling; l'altra in sole 100 mila copie, sarà venduta esclusivamente da Amazon e sarà una riproduzione del manoscritto originale.
Una delle storie, "The tale of the three brothers", era già stata inserita in Harry Potter e i doni della morte, romanzo che ha venduto 350 milioni di copie ed è stato tradotto in 65 lingue.

Premio Strega 2008- "La solitudine dei numeri primi"


3 Luglio 2008




La notte stregata di Paolo Giordano




Paolo Giordano, a soli venticinque anni, si è aggiudicato la 62° edizione del più prestigioso premio di narrativa italiana, lo Strega, con il suo "La solitudine dei numeri primi"edito da Mondadori.


Nato a Torino nel 1982, laureato in fisica, borsista presso l'università di Torino è con codesto romanzo al suo esordio narrativo.


Con 163 voti ha battuto anche Ermanno Rea, classe 1927, al secondo posto con 118 voti.





Forse non tutti sanno cosa sono i numeri primi gemelli; sono numeri primi vicinissimi nella loro sequenza e separati da un solo numero ovviamente non primo.


A mano a mano che si va avanti questi numeri compaiono sempre con minore frequenza, ma gli studiosi assicurano: anche quando ci si sta per arrendere, anche quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatterà in altri due gemelli, stretti l'uno all'altro, nella loro solitudine.





Mattia e Alice, i protagonisti di questo romanzo sono così due persone speciali che viaggiano sullo stesso binario, ma destinati a non incontrarsi mai. Sono due universi implosi, incapaci di aprirsi al mondo che li circonda, di comunicare i pensieri e i sentimenti che affollano i loro abissi.


Due storie difficili, due infanzie compromesse da un pesante macigno che si trascina nel tempo affollando le loro fragili esistenze fino alla maturità. Tra gli amici, in famiglia e sul lavoro, Alice e Mattia portano dentro e fuori di sè i segni di un passato terribile. La consapevolezza di essere diversi dagli altri non fa altro che accrescere le barriere che già li separano dal mondo fino a condurli ad un isolamento atrocemente arreso.


Paolo Giordano descrive la parabola di queste giovani ed effimere esistenze attraverso parole commosse eppure lucidissime. Il tono del romanzo cresce non appena ci si inoltra nel racconto e nelle vite dei protagonisti. Anche la sintassi e la complessità della frase si evolvono a mano a mano che i due ragazzi crescono, guidandoci in un percorso che conduce lentamente verso significati sempre più acuti. Le elementari descrizioni che contraddistinguono i primi capitoli, quando le vite di Mattia e Alice devono ancora incrociarsi, lasciano in seguito il posto ad una imprevedibile e inaspettata profondità di pensiero. Il linguaggio si affina, le frasi si intrecciano, i pensieri si complicano.




"La solitudine dei numeri primi" è un romanzo che ci cresce tra le mani, che parte in sordina per esplodere nel finale, è un'opera delicata ma al contempo terribile, in cui sono protagonisti non i soliti ragazzi belli e perfetti che affollano i romanzi contemporanei, ma piuttosto ragazzi imperfetti e marginali.




I turbamenti e le cicatrici, i fallimenti mai confessati e l'incapacità di vivere, insomma tutta l'umanità scartata dagli altri scrittori, entra nelle pagine di Paolo Giordano che quindi sposta il baricentro del mondo verso l'angolo oscuro e disprezzato della società, facendo leva, sulla vita dei suoi ragazzi speciali.



A volte basta spostare il punto di osservazione perchè un altro universo ci esploda meravigliosamente tra le mani: l'esperimento sembra essere con questo romanzo riuscito bene.


"Un cappello pieno di ciliege"



Il romanzo postumo di Oriana Fallaci







Il 30 Luglio, a quasi due anni dalla scomparsa di Oriana Fallaci, è uscita per i tipi della Rizzoli l'opera postuma "Un cappello pieno di ciliege".


L'ultimo romanzo di Oriana Fallaci è la straordinaria epopea dei vari rami della sua famiglia, una saga che attraversa regioni d'Italia, nazioni e secoli. Dopo anni di ricerche, l'autrice ha visto la cronaca familiare trasformarsi in "una fiaba da ricostruire con la fantasia", un imprevedibile intreccio di destini romanzeschi che costituisce uno dei risultati più alti e godibili della narrativa degli ultimi anni. Questo libro rappresenta un vero e proprio dono per i milioni di lettori che hanno divorato e si sono appassionati ai tre volumi della trilogia iniziata con La Rabbia e L'Orgoglio.



"La vigilia della catastrofe(11 Settembre 2001) pensavo a ben altro: lavoravo al romanzo che chiamo 'il mio bambino'. Un romanzo molto corposo e impegnativo che in questi anni non ho mai abbandonato, che al massimo ho lasciato dormire qualche mese per curarmi in ospedale o per condurre negli archivi e nelle biblioteche le ricerche su cui è costruito."


Spiegava così la genesi di "Un cappello pieno di ciliege" l'autrice Oriana Fallaci; il romanzo approda in libreria per i tipi della Rizzoli, e il Sole24ore.com pubblica in esclusiva un ampio stralcio del primo capitolo. Si tratta di un testo postumo che arriva a noi attraverso il dattiloscritto che la Fallaci stessa consegnò con le indicazioni per la pubblicazione al nipote e suo erede testamentario, Edoardo Perazzi.

"il mio libro.it"

CON « ilmiolibro.it » DIVENTIAMO TUTTI SCRITTORI


E' di maggio scorso l'idea del gruppo L'Espresso di lanciare il sito di self-publishing www.ilmiolibro.it, rivolto a tutti gli aspiranti scrittori e amanti della lettura: una vera e propria community di lettori-autori che vogliono far conoscere i propri lavori, ma anche discutere di libri e letteratura. Oltre a pubblicare libri, infatti, si potrà dialogare con altri utenti, commentandone i romanzi e discutendo di gusti letterari.
In poco più di due mesi di attività il sito ha rccolto più di 120mila visitatori, oltre seimila iscrizioni, circa duemila titoli stampati e più di cinquecento libri in vendita nella vetrina on-line.

Il meccanismo per la realizzazione del proprio volume è semplice e veloce: basta iscriversi, scegliere il formato, il tipo di rilegatura e la copertina, caricare il proprio file ed andare in stampa.L'autore può ordinare il numero di copie, costa pochi euro e in pochi giorni viene consegnato a casa; in seguito potrà decidere se mettere in vendita il proprio libro sul sito, al prezzo che riterrà più opportuno.
La forza di questa tipologia di siti risiede proprio nella comunicazione tra i componenti, i quali commentano con puntualità e comprano i libri altrui, costruendo nel contempo una personale top-ten che svela la perfetta armonia tra classici e romanzi di attualità.

Intanto anche dalla vetrina del sito risultano i titoli più venduti. Al primo posto c'è un'opera di narrativa, Viola, di Pervinca Paccini, di professione insegnante, la quale spiega di aver già provato a pubblicare il proprio libro attraverso le case edirtici, senza successo, però.
Diverso percorso, invece, per Fabio Alisei, autore e conduttore radiofonico, che nella classifica si trova al secondo posto con una raccolta di racconti brevi dal titolo Tutto a posto e niente in ordine:egli ha scelto la pubblicazione sul sito come battesimo per la sua produzione letteraria, senza aver mai inviato prima le sue storie ad un editore.
Tanti percorsi e scelte, insomma, per i protagonisti di questo sito, diversissimi tra loro in quanto a professioni ed età, ma tutti legati dal filo rosso dei libri, a dimostrazione che nell'era della cultura delle immagini, la parola ha ancora un suo posto da occupare.

Premio Pulitzer 2008

LA BREVE, FAVOLOSA VITA DI OSCAR WAO
Junot Dìaz

«Un giovane latino ha davanti due grandi storie collettive. I ragazzi devono comportarsi da spacconi, farsi un sacco di donne, ballare bene. Le ragazze devono essere sexy, provocanti, vestirsi in modo superfemminile. Se tu non sei così, non solo diventi "quello strano": non vieni riconosciuto dalla comunità come uno di loro».

Questa una delle tante risposte che Junot Diaz fornisce a chi lo intervista riguardo al contesto in cui è cresciuto e maturato un romanzo come questo, Premio Pulitzer 2008 al primo colpo. Per scrivere "La breve, favolosa vita di Oscar Wao" l'autore ha impiegato 10 anni, soprattutto per l'impegno necessario a immedesimarsi nel personaggio protagonista, il giovane Oscar Wao. La storia, in realtà la saga, è quella di una famiglia di origini dominicane, trapiantata nel New Jersey, perseguitata da una misteriosa maledizione che tutti gli abitanti dell'Isola sembrano temere più di ogni altra cosa e che, alla sua famiglia, è costata il carcere, la tortura, tragici incidenti ma, soprattutto, sfortuna in amore. Al centro una madre, una figlia e ovviamente Oscar, giovane ghetto-nerd, obeso e goffo, ossessionato dalle ragazze- che naturalmente lo ignorano-, dai giochi di ruolo e dai romanzi di fantascienza e fantasy. La storia di questo giovane mite e sventurato si intreccia così a quella della sua famiglia e della sua terra che finiranno per plasmarne il destino fino alla fine precoce, corollario, come recita lo stesso titolo, di una vita "meravigliosa". Un romanzo modernissimo, scitto in una prosa giocosa e vivida, in grado di passare dallo slang del ghetto allo spagnolo dominicano, dagli insulti più coloriti alle allusioni letterarie e di genere. Un romanzo da leggere con passione, per la sua modernità e la capacità di fornire un quadro d'insieme su di un meltin-pot nato dall'incrocio di due mondi: da un lato quello latino americano,dove il sovrannaturale regna sovrano, dall'altro quello nordamericano, che con i suoi miti fantasy e le sue dimensioni parallele su Playstation conquista il cuore del giovane protagonista.
 
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