Tutti i colori della vita

Tanti luoghi, tanti personaggi, tutti legati dallo stesso filo conduttore: la lotta per uscire dal limbo, la ricerca di un'identità, la difficoltà di affermare la propria unicità.


E' LA VITA, DOLCEZZA
Gabriella Kuruvilla


C'è la donna che lascia l'India per l'Italia, ma non trova nessuno zio ad aspettarla; c'è il figlio di una coppia mista separata che vive il disagio dell’adolescenza e ricerca la sua identità. E ancora una ragazza che, indossati sari e sandali, scende in strada e insulta la giovane, bianca e bionda, rivale in amore. Una bambina che sta imparando l’italiano sbaglia sempre le doppie e si esercita copiando le parole su pezzetti di carta. Punita dal nonno per aver scritto «puttana», finirà da grande per vendere il suo corpo. Ma è la vita, dolcezza. Non c’è commiserazione, né giudizio morale. Le parole sono veloci come schizzi sulla tela, e lasciano affiorare un colore intenso, creando un mosaico di storie in cui confluiscono dolcezza e durezza, riflessività e impulsività.


Ricordi, malinconie, sogni, rabbie, desideri. Di uomini e donne, neri e meticci. Sembrano incontri fatti per strada quelli dipinti dall’autrice, vite comuni in cui stupisce la capacità di andare al di là dell’ovvio, di avere sempre qualcosa di originale da raccontare.Ragazzi o adulti che, sebbene venuti al mondo e cresciuti in città e luoghi che non sono quelli di origine, rimangono per sempre legati alle loro radici. L'autrice, Gabriella Kuruvilla, 39 anni, nata a Milano da padre indiano, è una di loro. E dipinge, scrivendo, tanti incontri "meticci" fatti per strada; situazioni e volti che, come in un mosaico, costituiscono lo specchio di un modo particolare di vivere. A chi le chiede se il meticciato nell'arte sia positivo, lei risponde che "la contaminazione, l'incontro tra culture, rappresenta un'altra espressione della realtà, in letteratura e in ogni forma di arte. Ed è una cosa buona. Ma non deve essere una definizione, o un recinto".

-Premio Chatwin 2008- Camminando per il mondo


"La vera casa dell'uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi”.



Dedicato al grande viaggiatore e scrittore inglese, il Premio Chatwin- camminando per il mondo, che si terrà anche quest'anno a Genova, è l’ unica manifestazione culturale con l’esclusiva - concessa dalla vedova Elisabeth - di divulgare in Italia e all’estero la memoria, le opere e il pensiero di Bruce Chatwin per la promozione e diffusione della cultura di viaggio.




ll premio Chatwin si ispira alla figura di Bruce Chatwin, scrittore e fotografo tra i più importanti del novecento, la cui opera è incentrata in maniera fondamentale sul concetto di “viaggio” e di “Nomadismo”. Nato in Inghilterra nel 1940, grazie alla sua brillantezza e sensibilità in materia di percezione visiva, divenne presto l'esperto impressionista della casa d'aste Sotheby's, successivamente frequentò la facoltà di architettura di Edimburgo, prima di cominciare a viaggiare per il mondo: come giornalista al “Sunday Times Magazine”, infatti, trascorse lunghi periodi in Afghanistan, Africa, Russia, Perù ed Europa, alimentando il suo nomadismo culturale e geografico. Nel 1974 visitò per la prima volta la Patagonia. Da questi viaggi nasceranno romanzi come In Patagonia, Il Viceré di Ouidah,Che ci faccio qui?, Ritorno in Patagonia, Sentieri Tortuosi.


Un altro straordinario aspetto del lavoro di Chatwin è la fotografia: molte sono state le mostre tenutesi durante l’edizione del Premio Chatwin del 2006, in ricordo della grande attività svolta dallo scrittore anche su questo versante.


Anche quest'anno, IL CONCORSO riservato a reportage video, narrativa e fotografia è stato ideato per promuovere e stimolare gli scambi culturali tra i popoli, contribuire alla realizzazione di opere sociali e sostenere progetti umanitari. Aperto a tutti, il concorso si divide in tre sezioni:

1. VIDEO - i corti di viaggio (durata massima 10 minuti),“I Grandi Viaggi” (video reportage professionisti),“ Camminando per il mondo” (video reportage non professionisti),“ Amore senza frontiere” (video reportage sul volontariato nel mondo)

2. NARRATIVA - storie di viaggio

3. FOTOGRAFIA-“Immagini dal mondo“ un viaggio in 5 scatti, “Una terra da scoprire” la Liguria in 5 scatti

Una giuria composta da antropologi, scrittori, giornalisti e presieduta da un regista cinematografico, giudicherà i reportage video e i racconti partecipanti al concorso. La premiazione avrà luogo nelle giornate del Festival, dal 26 al 29 Novembre 2008.


IL FESTIVAL, che ogni anno dedica uno degli eventi a un'opera letteraria di Chatwin, si articola in mostre, incontri e convegni sul tema del viaggio che hanno visto la partecipazione di grandi viaggiatori e di alcuni testimoni diretti della vita dello scrittore inglese.Una serata spettacolo conclude le giornate del Festival. Musica, reading, proiezioni video e premiazione dei vincitori del concorso sono di scena insieme agli interventi di personaggi importanti che hanno legato il loro nome al tema del viaggio e ai quali l’Associazione Uj-Ut, organizzatrice del Premio, ogni anno assegna menzioni e premi speciali.

Per tutte le informazioni, come sempre, il rimando è al sito ufficiale: http://www.premiochatwin.it/

Il '68 con gli occhi di un bambino



TUTTA COLPA DI MICK JAGGER

Cyryl Montana



Simon, che nel corso del libro ci viene mostrato uomo e bambino, è il frutto di una singolare educazione figlia del '68: un padre ex freak e latitante. Una madre che ha perso il senno ed è convinta di essere perseguitata da Mick Jagger, proprio quello dei Rolling Stones che, senza alcuna vergogna, le si infila nel cervello e devia i suoi pensieri. L'eclissi parziale dei genitori nella vita di Simon, investiti dallo spirito del '68, l'ha lasciato sospeso in una sorta di vuoto, attraversato da personaggi che cercheranno di colmarlo, come la nonna o un colombo che visita con regolarità il suo balcone. Alternando capitoli del suo passato difficile da bambino ad altri che raccontano un presente fatto di fidanzate nevrotiche, amici ipersensibili, fattorie, borghi di provincia e rave, Simon, figlio lasciato sempre solo notti intere, si pone ogni volta la stessa domanda: dov’erano i miei?
Ciò che riuscirà a salvarlo dal suo dolore sarà proprio un mondo interiore che Simon-bambino inventerà per essere meno vulnerabile, come la casa nel bosco dove l'aspetta una madre immaginaria.

Il Simon-adulto è un impasto di cinismo e ingenuità, uno dei personaggi più maturi del libro, a volte impacciato, altre volte comico, ma di certo uno che non ha mai gettato la spugna e che, nonostante tutto, non ha smesso di desiderare.

Nel libro c'è molta poesia, unita ad una scrittura esilarante e a tratti humoristica. L'autore spiega che in realtà la dimensione poetica è una sorta di colonna sonora della vita: essa serve a dimostrare che alla fine, nonostante tutto, si è ancora vivi.

Libri in campo 2008

Rassegna dell'editoria di cultura a Roma
19 settembre - 3 ottobre





Libri in Campo è una manifestazione nata nel 1992 che ogni anno svolge la sua attività di promozione culturale in campo letterario ed editoriale. Da sempre inserita nel cartellone degli eventi dell’Estate Romana, è promossa e ideata dalla casa delle Letterature dell’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, che la organizza in collaborazione con l’Associazione Culturale Ciak ’84 Arte.


Alla sua XVI edizione torna, dal 19 settembre al 3 ottobre, la manifestazione dedicata al mondo dell'editoria "Libri in Campo" con un programma di incontri, dibattiti, letture e concerti che si svolgeranno nel giardino di Casa delle Letterature di Roma in orario pomeridiano, mentre nella adiacente piazza dell'Orologio verra' allestita una grande libreria all'aperto organizzata secondo percorsi tematici, aperta dalle ore 10 alle ore 22.


Filo conduttore di quest'anno sara' il rapporto tra letteratura e musica, declinato sul tema dell'autunno, e come emblema il celebre standard jazz "Autumn leaves", il cui testo originale fu scritto dal poeta francese Jacques Pre'vert. Le presentazioni editoriali saranno quindi affiancate da un ciclo di concerti jazz a cura del Saint Louis College of Music.

Festival Della Letteratura di Viaggio



25 - 28 Settembre
Roma





Da sempre il viaggio e' considerato fonte di elevazione culturale, mezzo per avvicinare diverse culture e popoli. Da esso hanno preso spunto artisti del mondo del cinema, della letteratura, del teatro e della musica, ma anche giornalisti e fotografi. Per raccontarlo nasce il Festival della Letteratura di Viaggio che si svolgera' a Roma, nell'ambito dell'Anno del Dialogo Interculturale promosso dall'Unione Europea, dal 25 al 28 settembre.


Ideata e realizzata dalla Societa' Geografica Italiana insieme con Federculture, l'iniziativa ha il sostegno degli assessorati al Turismo di regione Lazio e provincia di Roma e degli assessorati al Turismo e alle Politiche Culturali del comune di Roma, con il patrocinio del ministero per i Beni e le Attivita' Culturali e del ministero degli Affari Esteri.


Ad ospitare gli appuntamenti del Festival saranno Villa Celimontana, sia nei suoi giardini che all'interno del Palazzetto Mattei, sede da oltre 80 anni della Societa' Geografica Italiana, e il Palazzo delle Esposizioni, con lo Spazio Fontana e la Sala Cinema."Uno dei meriti di questa manifestazione -ha sottolineato l'assessore alla Cultura del comune di Roma, Umberto Croppi- e' quello di accendere un riflettore su una tra le istituzioni italiane piu' antiche, la Societa' Geografica Italiana.


L'impegno del comune di Roma sara' quello di far crescere la sua presenza nell'ambito di questa iniziativa che potra' diventare, idealmente, la manifestazione di chiusura degli eventi estivi dell'Estate Romana".

Napoli sta collassando

SPAZZANAPOLI

a cura di Angelici, Di Gennaro, Santoro



Napoli pattumiera d'Italia? Una città, una regione dove nascondere la coscienza sporca di una nazione intera? Eccola raccontata in Spazzanapoli. Storie di monnezza da una città rifiutata, a cura di Enzo Angelici, Giorgio Di Gennaro e Roberto Santoro, il volto umano quanto sconosciuto di un disastro economico, ambientale e politico che ha tutti gli ingredienti della tragedia. Storie di un sud consumato da speculazioni e compromessi nei racconti lancinanti di uomini non illustri, quella maggioranza silenziosa che la spazzatura non la racconta, la vive.


Dall'affarista che nel degrado si arricchisce, alla bambina che muore di monnezza, fino al poveraccio che protegge il colluso e finisce per credergli. E in appendice tutte le promesse di politici diversi ma con la stessa demagogia. Tutto questo per rispondere a una domanda pericolosa: chi vuole il male di Napoli?
Una storia che parte dal 1994, quando il presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi nomina il primo commissario straordinario con poteri speciali, Guido Improta, per contrastare le ecomafie e la gestione politico - clientelare della immondizia. Il libro, come gia' quello di Saviano, intreccia la scrittura saggistica a quella piu' letteraria, che si svela subito nella sua efficacia, gia' dalle prime righe del testo di Sergio Nazzaro: ''Il pomodoro si mischia allo sciroppo scaduto per la tosse. La merda del pannolino si mischia con la crema per il corpo. Il limoncello avanzato scola via dalla bottiglia e penetra nel casatiello di Pasqua. Lo spaghetto alle vongole veraci striscia subdolamente nel barattolo di mais. Le lische e le teste di pesce fanno un brodetto nella lattina dell'olio per auto. Non ci sono distinzioni o razze nel sacchetto. Tutto si mischia, si fonde, si solidifica...''.


Al di là del valore artistico dell´opera, è l´ennesima dimostrazione di quanto sia possibile un´altra immondizia. In tutti i sensi. Napoli pattumiera d´Italia è un´immagine forte e realistica che il mondo degli artisti trentenni ha scelto di affrontare affidandosi all'arma della protesta disperata. "Spazzanapoli" pone ancora domande, ma è anche una dichiarazione d´intenti, è parte dell´urlo di riscatto che arriva dalle giovani generazioni che prima o poi bisognerà imparare ad ascoltare.

Fenomeno Anna Gavalda

Da insegnante nei licei francesi a caso letterario con 10 milioni di copie vendute nel giro di pochi anni. Nonostante tutto, Anna Gavalda detesta essere famosa.




ANNA GAVALDA

La consolante





Una valanga di titoli di stampa, l'entusiasmo del pubblico, il sotegno degli editori: si tratta del ciclone letterario intitolato La Consolante( in Italia in uscita ad Ottobre col titolo Finalmente a casa), nuovo romanzo della scrittrice francese Anna Gavalda, amatissima da un pubblico di lettori di ogni estrazione ed età, ed apprezzata dalla critica.

Prima di diventare scrittrice a tempo pieno insegnava in un liceo e intanto scriveva racconti che un bel giorno decise di mettere insieme e inviare a diversi editori, che però li rifiutarono senza troppi complimenti. Solo un piccolo editore-libraio decise di pubblicarli: nacque così Vorrei che da qualche parte ci fosse qualcuno ad aspettarmi, pubblicato nel 1999. Sospinta dal passaparola, il libro ha venduto 1 milione e mezzo di copie ed è stato tradotto in tutto il mondo. Da allora Anna ha scritto altri tre romanzi: dopo Io l'amavo, nel 2004 è arrivato Insieme, e basta. Al centro c'è una storia d'amore piena di peripezie tra un giovane cuoco introverso e una pittrice anoressica e depressa, i quali si ritrovano a vivere nello stesso appartamento con un timido aristocratico e una vecchietta. Da questo libro, tra l'altro, Claude Berri ha tratto un film di successo con Audrey Tautou.


Anche nella Consolante, in uscita ad Ottobre in Italia, la conquista della felicità segue percorsi tortuosi, tenendo il lettore col fiato sospeso fino alla fine. Charles, architetto di sucesso la cui vita sta però andando alla deriva, trova alla fine il suo equilibrio al fianco di una stravagante inglese, che trascorre la vita in campagna tra bambini e animali.

Sembra che la ragione del successo della narrativa della Gavalda sia proprio nel raccontare storie vere che conquistano il lettore, e a chi la critica accusando i suoi romanzi di essere troppo densi di pathos e buoni sentimenti, lei risponde che lo scopo di ogni narrativa è in fondo consolare il lettore e che un buon libro letto di nascosto potrebbe spesso salvare un popolo.
 
Credit: Templates Novo Blogger