L'ultima lezione. La vita spiegata da un uomo che muore

Pausch Randy; Zaslow Jeffrey



Nell'agosto 2007, il professor Randy Pausch ha saputo che il cancro contro il quale combatteva era incurabile e che gli restavano pochi mesi di vita. Ha scelto di lasciare subito il suo lavoro all'università per stare vicino alla moglie e ai loro bambini. Prima, però, il 18 settembre 2007. ha tenuto davanti a 400 studenti e colleghi la su "ultima lezione" intitolata " Realizzare davvero i sogni dell'infanzia". Con ironia, fermezza e coraggio, ha ripercorso le tappe della sua esperienza, e il suo discorso è una testimonianza profonda e toccante di una vita resa straordinaria dall'intensità con la quale è stata vissuta. Da quel giorno, milioni di persone hanno visto su Internet l'ultima lezione di Randy Pausch.

Oggi quel testo, ampliato e arricchito, diventa un libro capace di parlare al cuore di ciascuno individuo. Pausch non vuole rivelare il senso della vita; più modestamente, mostra perchè vale la pena vivere.

"The last lecture", l'ultima lezione di solito la tengono i professori che vanno in pensione. Quella che leggiamo in queste pagine è invece la lezione di un uomo che muore. Ha dieci metastasi al fegato e solo pochi mesi di vita davanti. Tenendo la sua ultima lezione alla Carnegie Mellon University di Pittsburg, perchè come "un leone ferito vuole sapere che è ancora capace di ruggire", ha voluto catapultarsi in un futuro che non avrebbe vissuto.

Pausch dedica ai suoi figli Dylan. Logan e Chloe queste parole, che potranno raccontare loro, tramite il web, il dvd e il libro, chi era loro padre, cosa pensava, quali erano le sue idee. E' un discorso sulla vita, non sul cancro e sulla morte.

Dopo aver mostrato al pubblico la lastra del suo fegato e la foto della nuova casa, racconta dei suoi genitori molto curiosi, colti e caritatevoli, due persone ottimiste. Dichiara di aver vinto "alla lotteria dei genitori" perchè - scrive - "i bambini, più di ogni altra cosa devono sapere che i loro genitori li amano. E non è indispensabile essere vivi per questo". Ripensa ai dipinti sui muri della cameretta, al sogno giovanile di superare la gravità, racconta l'amore giovanile per il football americano e per i suoi fondamentali, il mito del capitano Kirk di Star Trek.


Ecco il lascito spirituale di Randy Paush: uno scienziato che sogna malgrado il fegato zeppo di metastasi, che coglie l'attimo, che gira sulla decapottabile con il braccio fuori dal finestrino e le dita tamburellanti al ritmo di musica. Un uomo che dà giudizi onesti, che versa la bibita sul sedile posteriore dell'auto per insegnare ai nipoti che le persone contano più delle cose. Una persona che racconta la gioia di amare la propria moglie e che ci restituisce una toccante lezione sul senso del tempo, su come vada apprezzato e non buttato via. Perchè è tutto quello che abbiamo...

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